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At 6:45 PM, Roberto Zaghi
Ben riemerso Donaldaccio!
Splendido il tuo omaggio, sul monitor come dal vivo. Della mostra ho avuto notizie alcuni mesi fa, pare si faccia ma.... siamo in attesa di conferme. A proposito, devo ancora colorare il mio omaggio al grande Giardino.
A presto, ciao Don!
-rz-
Curiosità: sai che parola mi sta chiedendo Blogger per l'accesso? "etaamjn"! Le coincidenze a volte sono sorprendenti!
Ciao Giò!
Sì, abbstanza bene! Ti scrivo via mail!
A presto!
Robi!!!
Grazie, molto gentile come sempre!!!
Deduco che tu abbia visto l'originale...come l'hai trovato? Sta bene? Io non ho più notizie se non da te in questo momento. Che la mostra si faccia mi fa piacere, sennò lo richiedo indietro e non se ne parla più, dopo più di un anno mi sembra più che sufficiente. Mi sarei aspettato se non altro qualcuno che mi avvisasse di come procedessero le cose, visto l'enorme ritardo, invece...il vuoto pneumatico!
Non è per caso che stanno aspettando te??????? :D
"etaamjn" è FANTASTICO!!!!
At 7:12 AM, Roberto Zaghi
Alessandro Dezi mi ha invitato a partecipare a questa lodevole iniziativa.
Personalmente ho molta fiducia in Mr. Dezi ed aiutarlo nell' impresa mi sembra proprio una cosa da fare!
Aderite numerosi.
Di seguito trovate il comunicato stampa, mi raccomando disegnate, disegnate e fate pensare!
“CHILDREN NO MORE”
Mostra a fumetti contro la violenza sui minori
“CHILDREN NO MORE” sarà una mostra dedicata alla violenza sui minori. Sarà organizzata da Alessandro Dezi, e Fiorenza Filippi, per conto dell’Associazione Onlus “Karibu”, (www.karibuonlus.it) che si occupa di missioni umanitarie nei paesi in via di sviluppo. Diversi sono i progetti già avviati e in fase di realizzazione in Tanzania e Perù, come adozioni a distanza, istruzione, edificazione di strutture, promozione dell’artigianato e dell’imprenditoria autoctona, con cifre spesso davvero ridicole per gli standard occidentali.
La mostra è prevista per la primavera del 2008, salvo imprevisti. Il tema è: la violenza sui minori, in ogni sua possibile accezione (bambini soldato, lavoro minorile, prostituzione, violenza sui minori, ecc.). Il progetto sarà quello di inaugurare a Colleferro (Roma) per poi renderci itineranti in diversi posti d’Italia, per almeno i due anni successivi. Lo scopo è quello di reperire fondi per sovvenzionare i progetti umanitari: fondi che andranno interamente devoluti (né gli organizzatori, né l’associazione tratterremo un solo euro, nemmeno per coprire le spese che saranno interamente sostenute dai soci).
Contiamo di coinvolgere nel progetto autori noti e non, professionisti o esordienti. E, comunque, tutti quelli che vorranno aderire, con nostro sommo piacere.
Gli artisti partecipanti potranno interpretare il tema come meglio ritengono opportuno. Le illustrazioni possono essere in bianco/nero o a colori. L’opera, con risoluzione 300 DPI, può essere inviarla sin d’ora esclusivamente via telematica all’indirizzo mail: childrennomore@yahoo.it
Non chiederemo tavole originali (non possiamo permetterci di pagare un assicurazione per le tavole esposte) ma provvederemo ad effettuarne stampa in alta definizione da esporre.
Il termine ultimo per inviare le opere è inderogabilmente il 31/01/2008.
Verrà creata una mailing list mediante la quale terremo tutti gli autori partecipanti in costante aggiornamento sull’evolversi del progetto.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Saluti
Alessandro Dezi
At 11:57 PM,
Grandissima Nonna Abelarda! ^^
Ricordo con malinconia quando da piccolo ad accompagnare la lattura del Topo (sempre il must, ovviamente) c'erano anche tante testate italiane a prima vista un pò "sfigatelle", quasi artigianali (penso a Soldino, Braccio Di Ferro, Tom & Jerry, Geppo, Tiramolla...)
Ora pensare a quei personaggi forse troppo ingenui scappa il sorriso, ma a ben pensarci si nota anche la voragine ormai presente nell'editoria italiana di fumetti per bambini...
P.S. Ciao Donald, ben tornato!!
Giacomo "Warren" Morello
Ma quanti nostagici! Allora mi capite quando vi dicevo quale onore sia stato per me questa assegnazione! Io Nonna Abelarda l'ho sempre adorata e trovo che sia un vero peccato che sia stata parcheggiata in garage come una macchina d'epoca.
Purtroppo però la situazione del fumetto italiano la conosciamo tutti, e non c'è spazio più per niente....già non c'è nessun editore disposto a "spingere" prodotti a fumetti nuovi, figuriamoci "vecchi"! Di Nonna Abelarda, a parte il grande Carpi, ho scoperto di recente che mi piacevano molto i disegni di Alberico Motta, un grande autore a cui ho dato un volto e un nome da pochissimo tempo, incappato per caso sul sito di vendita originali http://www.originalcomics.it/.
Mah, io sono sempre dell'avviso che qualcosa bisogna inventarsi, un qualcosa che ci vincoli meno all'editore e che ci permetta di portare avanti idee e progetti penaizzati dalla triste situazione del mercato italiano. Credo che solo facendo circolare materiale a profusione si possa riportare il fumetto a quello che era 20 anni fa. Il fumetto è dentro alle sabbie mobili e mi sembra che qualsiasi movimento uno faccia peggiori la situazione. Il problema è che dentro alle sabbie mobili si agitano le "persone" sbagliate, che invece di muoversi con intelligenza cercando di uscirne, si agitano maldestramente affondandovici sempre di più.
Cari editori, vi state muovendo male, molto male. Qualcuno di voi ha qualche slancio ma calcolato malissimo. Se si vuole costruire qualcosa di nuovo credo sia necessario farlo con la massima cultura e informazione del momento, niente deve essere lasciato al caso. Pensare fumetto non vuol dire solo conoscere la realtà, ma tutte le realtà attuali del mercato in tutte le sue sfaccettature, a 360°. Io sono dell'idea che adesso come adesso, in un mondo veloce, fatto di momenti e di situazioni di passaggio l'unica politica editoriale intelligente sia quella del surfista, ovvero "cavalcare l'onda" finchè c'è per poi cavalcare la prossima appena arriva.
Un po' più politica pubblicitaria. Questo però va fatto con un'organizzazione accurata, capace, veloce senza troppe esitazioni e tentennamenti inutili, efficace e diretta con il bersaglio ben chiaro. Vince chi arriva prima.
"Si-può-fare!"
Un ciao e un grazie a Neikos, Giak, Andrea (ciao grande!), e Fabrizio...sì ci si vede a Lucca! Poi nel prossimo post vi dirò che giorno.
Ciao!
Donald
At 12:12 AM,
Ebbene si, mi professo "nostalgico" (fa effetto essere nostalgici a 28 anni eh?).
Riguardo al tuo discorso sull'editoria, probabilmente non basterebbero cento forum per sviscerare tutte le problematiche odierne.
Secondo me è una questione generazionale, in tutti i sensi. Sono cambiate le generazioni di fruitori di fumetti ma dire che i giovani non leggono fumetti (o non li leggerebbero) è troppo semplicistico.
È la nuova generazione di editori che non riesce a star dietro ai nuovi lettori. In Italia si sta piano piano perdendo quella fascia del fumetto cossiddetto "popolare", quella sottocultura che non trova spazio in libreria e in fumetteria e che 20/30 anni fa era la vera anima creativa del fumetto italiano. Ormai in edicola oltre a Disney e Bonelli c'è il vuoto, e pure queste due continuano a perdere pezzi e incontrare crisi piccole o grandi.
Forse da una parte è vero che qualcuno si sta "muovendo male". Ma oltre alla problematica del "cavalcare l'onda" secondo me c'è pure il problema di ritrovare un pò di genuinità, di lasciare andare gli autori e fare leggere a loro la realtà senza imposizioni, senza creazioni di paletti, di target precostituiti che risultano troppo spesso stucchevoli. Forse proprio queste sono le esitazioni di cui parli, che fanno alla fine perdere il "bersaglio", lo stesso che Nonna Abelarda non mancava mai con la padella o il mattarello... ^^
P.S. su Topolino della scorsa settimana (Nr. 2707) Marco Gervasio fa apparire in un cameo proprio Nonna Abelarda, intenta a "padellare" i bassotti!
CIAO! Giak "Warren" Morello
Ciao Donnie! tutto bene?
Un saluto veloce prima di tornare al lavoro...
A presto!